Il leader russo Vladimir Putin ha dichiarato che per il pagamento delle forniture di gas la Russia non accetterà più euro o dollari ma solo rubli.
Tra le reazioni dei Paesi europei, l’Italia fa sapere di voler respingere la richiesta al mittente, mentre la Germania parla di “violazione del contratto”. La Commissione europea intanto propone degli appalti comuni e regole più rigide per lo stoccaggio delle materie prime.
Intanto, dopo la dichiarazione da parte di Mosca, il prezzo del gas in Europa ha avuto un balzo del 34%, per poi scendere a +27%, a quota 125 euro al megawattora. Mentre il rublo si è rafforzato sul dollaro scendendo sotto quota 100, restando tuttavia indebolito rispetto a prima della guerra, quando la quotazione sul dollaro era a 75.