Nonostante l'opposizione pubblica e delle industrie della pesca e dell'agricoltura locale, il governo nipponico ha deciso che le acque contaminate utilizzate per il raffreddamento dei reattori danneggiati durante l
'incidente nucleare a Fukushima nel 2011 verrano riversate nell'Oceano Pacifico.
La quantità di acqua giornaliera proveniente dalla centrale è di circa 140mila tonnellate. Acqua che, nonostante venga filtrata dagli impianti di bonifica, contiene sostanze radioattive dell'idrogeno.
Il liquido totale contenuto nei serbatoi è di 1,25 tonnellate. Entro l'estate del prossimo anno la capacità massima dei serbatoi sarà al limite.
Le proteste per la decisione del governo giapponese arrivano anche dai Paesi vicini, come la Corea del Sud. Il ministro degli Esteri coreani ha, infatti, convocato l'ambasciatore giapponese Aiboshi presentando una protesta formale.
Tuttavia da Tokyo arrivano dichiarazioni secondo cui, prima dello sversamento, l'acqua verrà diluita a livelli non dannosi per l'uomo. Ma, secondo Seul, la diluizione non cambierà affatto la quantità complessiva di radioattività dispersa e il rischio per l'ambiente.