La Fed lascia i tassi invariati, spiegando che ridurre il costo del denaro ora non sarebbe opportuno. Bisognerà infatti aspettare fino a quando non si avrà un calo dell’inflazione del 2%. La Fed, la Bce e la Bank England, le tre maggiori banche centrali, devono dunque affrontare il trade off del taglio dei tassi, sapendo che ridurli troppo presto potrebbe far crescere ancora l’inflazione, mentre tagliarli troppo tardi potrebbe soffocare la ripresa. Secondo il Fondo monetario internazionale la scelta migliore è quella di mantenere i tassi agli attuali livelli fino alla seconda metà dell’anno, prima di ridurli gradualmente.