Secondo il decreto firmato questa mattina dal presidente russo Putin sull'export del gas, i Paesi ostili potranno continuare a pagare il gas naturale in valuta straniera, mentre una banca russa convertirà il denaro in rubli.
Contrariamente a quanto dichiarato in precedenza, quando aveva affermato che i contratti di fornitura esistenti, in caso di mancato pagamento del gas in rubli, sarebbero stati interrotti, Putin ha abbassato il tono.
Il leader del Cremlino aveva anche accusato gli Stati Uniti di spingere l’Europa ad acquistare il gas americano, che è più caro rispetto a quello di Mosca.