Ercolano, alla riscoperta del Teatro Antico | Foto

Si è tenuta oggi in anteprima, presso il Parco Archeologico di Ercolano, la riapertura del Teatro Antico, alla presenza del direttore Francesco Sirano e del sindaco della città Ciro Buonajuto. 

Un vero e proprio viaggio nel tempo, attraverso i cunicoli sotterranei impregnati di cultura e storia antica. La riapertura del Teatro rappresenta la testa di ponte per il recupero e il rianimo dell’intero quartiere confinante con il sito archeologico. Il progetto, in collaborazione con l’amministrazione comunale e il Packard Humanities Institute, ha come obiettivo quello di “restituire e condividere con la comunità di Ercolano (e non solo) questo luogo eccezionale e significativo”, spiega il direttore Sirano.

“Il Teatro nasce in un quartiere che in passato è stato caratterizzato dalla presenza della malavita organizzata, e oggi dal disagio. Da qui la necessità di investire in turismo, cultura e legalità, affinché intorno al turismo e alla cultura possiamo riuscire a creare un indotto sociale. Lo scopo della riapertura è quello di sensibilizzare i cittadini alla bellezza. Perché attraverso la bellezza e la storia Ercolano può rinascere. Il disagio si sconfigge con la bellezza!”, queste le parole del sindaco Buonajuto.

Il Teatro Antico di Ercolano fu costruito all’epoca dell’imperatore Augusto, su progetto dell’architetto Publio Numisio e grazie ai finanziamenti di Lucio Annio Mammiamo Rufo. Completamente sepolto dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., il Teatro fu il primo monumento ad essere scoperto nei siti vesuviani nel corso del Settecento. Il ritrovamento, avvenuto per mano di un contadino di Resina intento a scavare un pozzo, divenne un affare di Stato, determinando così la nascita dell’archeologia sistematica occidentale. 

Il monumento, ancora oggi accessibile attraverso le scale realizzate in età borbonica, nei secoli successivi ha accolto numerosi viaggiatori provenienti da ogni parte d’Europa. 

Da domani - 23 aprile - il percorso sotterraneo (ad una profondità di circa 25 metri) sarà ufficialmente aperto al pubblico.

Per maggiori informazioni www.ercolano.beniculturali.it