Continua l'aumento delle tariffe dell'energia elettrica, che salgono a quota 163 euro a MW/h. Il governo è al lavoro per fronteggiare la situazione, che però non è semplice. Il problema principale è quello di reperire circa 3,5-4 miliardi negli avanzi di bilancio. Occorrerà anche decidere quali siano le opzioni migliori per evitare che le impennate delle utenze di luce e gas si trasferiscano sulle famiglie e le imprese.
Per moderare i prezzi si potrà ricorrere al gettito derivante dalla vendita all'asta delle quote di CO2, o alla sterilizzazione parziale dell'Iva, o ancora dar vita a un fondo per la sostenibilità del sistema elettrico.
Tuttavia, oltre all’energia, è anche la benzina a iniziare a preoccupare. Il prezzo è salito a 1,67 euro al litro. Secondo Coldiretti, il rincaro della benzina rischia di provocare un effetto valanga su gran parte della spesa. “Bisogna che il governo intervenga non solo su luce e gas, ma anche sul caro benzina, riducendo le accise sui carburanti”, avverte l'Unione nazionale consumatori.