In Russia, ancora una volta Vladimir Putin vince le elezioni legislative. Il suo partito, Russia Unita, si aggiudica infatti circa il 50% dei voti e la maggioranza dei seggi in Parlamento di Mosca.
Tuttavia, il leader perde consenso a causa del boom senza precedenti del partito comunista, che raddoppia i voti passando dal 13% delle elezioni precedenti a quasi il 25% di quelle attuali.
Il partito di Putin conserva comunque la maggioranza assoluta ma, secondo le proiezioni, avrebbe perso quasi cento seggi e non può più modificare da solo la Costituzione.
Inoltre, le consultazioni hanno raggiunto un nuovo minimo storico di affluenza: il 45,15% in tre giorni.
Il successo del partito comunista si deve anche all'appello del dissidente Navalny, che aveva invitato gli elettori a puntare sugli esponenti comunisti nei collegi uninominali, essendo quelli che avevano le maggiori probabilità di battere il candidato di Russia Unita.