Il premier Mario Draghi porta avanti la proposta di aumento delle spese militari al 2% del Pil entro il 2024, in virtù degli impegni presi con la Nato.
Nessun accordo con la maggioranza dunque, in quanto in commissione è stato approvato il dl Ucraina. Nonostante il colloquio avuto con il leader pentastellato Giuseppe Conte, Draghi ha spiegato di non potersi sottrarre agli impegni con l’Alleanza, anche a costo di far crollare il patto con la maggioranza. Il M5s ritiene tale decisione inaccettabile.