Il governo italiano è stato richiamato dalla Corte di Giustizia europea in materia di diritto del lavoro. Nello specifico, secondo i giudici europei, un lavoratore che presenta le dimissioni, nel caso in cui non abbia prima potuto fruire di tutti i giorni di ferie retribuite annuali, ha diritto a un’indennità finanziaria. La legge italiana, invece, prevede che i dipendenti pubblici non abbiano in nessun caso il diritto al pagamento delle ferie annuali non utilizzate. La monetizzazione al posto del congedo annuale è possibile soltanto se il congedo non è stato effettivamente preso per motivi che esulano dal controllo del lavoratore (ad esempio la malattia). In questo caso, il diritto europeo entra di fatto in conflitto con la normativa nazionale di uno Stato membro.