"Ringrazio sinceramente Gennaro Sangiuliano, una persona capace e un uomo onesto, per lo straordinario lavoro svolto finora, che ha permesso al Governo italiano di conseguire importanti risultati di rilancio e valorizzazione del grande patrimonio culturale italiano, anche fuori dai confini nazionali", ha scritto in una nota il presidente del consiglio Giorgia Meloni in merito alle dimissioni del ministro Sangiuliano.
"Ho preso atto delle dimissioni irrevocabili di Sangiuliano e ho proposto al Presidente della Repubblica di nominare Alessandro Giuli, attualmente Presidente della Fondazione MAXXI, nuovo Ministro della Cultura. Proseguirà l’azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi", ha concluso il premier.
Salvini: grazie a Sangiuliano, benvenuto a Giuli "Un abbraccio e un ringraziamento a Gennaro Sangiuliano per questi due anni. Benvenuto e buon lavoro ad Alessandro Giuli". Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini.
Tajani: scelta di Sangiuliano gli permette di essere libero "Gennaro Sangiuliano è stato un ottimo ministro, ha fatto una scelta che gli permette di essere libero, di difendersi e dimostrare che è una persona perbene, quale è. Quindi ha tutta la nostra amicizia e solidarietà". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine di Azzurra Libertà in corso a Bellaria Igea Marina (Rimini). Col nuovo ministro Alessandro Giuli "abbiamo collaborato per la ricostruzione della cattedrale di Odessa, è un uomo di grande cultura, di grande qualità, farà sicuramente bene. Ora lavoriamo per la manovra, per raggiungere i migliori risultati. Il governo è forte, andrà avanti fino alla fine della legislatura, c'è una grande solidarietà all'interno della coalizione".
Pd: con dimissioni Sangiuliano finisce periodo triste per cultura "Un sottosegretario costretto a dimettersi per una vicenda torbida legata ad attività incompatibili con il suo ruolo, un ministro al centro di uno scandalo per l'uso disinvolto e privatistico delle istituzioni. Ci auguriamo che il successore indicato da Meloni sia all'altezza di guidare uno dei ministeri più importanti del paese. Con Sangiuliano abbiamo assistito solo a fallimentari tentativi di imporre un pensiero unico e all'occupazione politica dei luoghi della cultura. Con le dimissioni di Sangiuliano finisce un periodo triste per la cultura italiana che è stata relegata a grancassa del governo come dimostrano ancora oggi le parole di Sangiuliano nella sua lettera di dimissioni che è zeppa di rancore e falsità". Così la capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi.