Delitto di Garlasco, Sempio: "Io non c'entro nulla" | I legali della famiglia Poggi: "Decisivi elementi su Stasi"

"Io sono innocente. Lasciamo lavorare le autorità, andrà tutto bene". Così Andrea Sempio, indagato di nuovo per l'omicidio di Chiara Poggi, diciotto anni dopo il delitto di Garlasco. Il 37enne, all'epoca dei fatti poco più che maggiorenne, frequentava la casa della vittima perché amico del fratello Marco. "La famiglia Poggi crede in me, non hanno mai avuto dubbi. Con Marco mi sento ancora. Dal punto di vista legale mi sento tranquillo, mi sta pesando il punto di vista mediatico", ha aggiunto.

Sempio, rilasciando alcune dichiarazioni alla trasmissione tv "Chi l'ha visto?", ha ribadito: "Io con questa storia non c'entro nulla, sono innocente, lasciate lavorare le autorità e vedrete che andrà tutto a posto". Il 37enne ha ammesso di essere "un po' infastidito da tutta la questione".

I Poggi si costituiscono "come persone offese dal reato" I genitori e il fratello di Chiara Poggi si sono costituiti "in questo nuovo procedimento" come "persone offese dal reato, nella convinzione che la precisa conoscenza di tutti i dati probatori emersi nel processo che ha portato alla definitiva condanna di Alberto Stasi per il delitto da egli commesso il 13 agosto 2007 possa risultare decisiva per una tempestiva definizione della posizione di Andrea Sempio". Lo scrivono i legali Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna.