Delle 15 persone a bordo della funivia Stresa-Mottarone, 14 sono morte.
Tra le vittime, tutte molto giovani, un bambino di 9 anni e un altro di 2.
Resta in gravissime condizioni un terzo bimbo di 5 anni ricoverato all'ospedale Regina Margherita di Torino. Sono cinque le famiglie stroncate.
L'incidente è avvenuto nel punto più alto del percorso, a 1.491 metri di altezza. La causa della tragedia è stata la rottura del cavo traente, che ha fatto retrocedere la cabina per almeno cento metri prima che questa urtasse contro un pilone dell'impianto. Dopo l'impatto è stata sbalzata via ed è rotolata per molti metri finendo poi contro gli alberi.
I motivi per cui il cavo si sia spezzato e perché la cabina non sia rimasta appesa al cavo sono ancora sconosciuti. L'impianto è sotto sequestro e occorreranno mesi di perizie per scoprire la verità.
Sotto accusa l'azienda altoatesina Leitner, alla quale erano affidate la manutenzione e i controlli straordinari.
La funivia era stata inaugurata nel 1970. Già nel 2001 l'impianto si era bloccato poco dopo la partenza ma, grazie all'intervento dei soccorritori, tutti i passeggeri furono portati in salvo.
Sette anni fa, nel 2014, i lavori di revisione (costati oltre 4 milioni di euro) portarono alla chiusura dell'impianto per due anni; durante questo periodo le cabine furono smontate e rimontate, con impianto acustico e videosorveglianza a bordo, e venne eseguita una magnetoscopia per verificare la tenuta dei cavi di trazione.