Il governo vara il piano di contrasto alla diffusione dell’oppioide fentanyl, che per ora si acquista su siti cinesi. La droga, anche detta "degli zombie" costituisce già un problema sociale negli Stati Uniti, mentre in Italia resta per ora sotto stretta sorveglianza. L’intelligence segue i flussi finanziari "Fenomeno non devastante come negli Usa, ma dobbiamo essere pronti".
La minaccia del fentanyl Nel 2023 il fentanyl ha ucciso una persona in Italia e potrebbe aver contribuito ad altre tre overdosi letali. Numeri piccoli, ma il segnale è inquietante: l’oppiaceo sintetico, che ogni anno fa strage negli Usa, è già qui. Meglio attrezzarsi, quindi, per scongiurare il disastro sociale e sanitario.
A questo proposito, il governo ha presentato il piano di contrasto alla diffusione della temutissima sostanza: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha specificato che l’allerta è stata diramata all’intero apparato statale. L’obiettivo è creare una rete che sia in grado di rilevare un eventuale salto di qualità nel traffico dell’oppiaceo.
Pronti ad accordi con Onu e Cina "Per il governo la lotta alle dipendenze è una priorità, bisogna recuperare ogni persona oggi affetta da dipendenze. Spesso le dipendenze si intrecciano ed è di grande importanza il lavoro che svolgono le comunità di recupero, che puntano non ad alleviare le sofferenze ma a recuperare le persone e reinserirle nel mondo del lavoro. Ogni persona recuperata diventa un testimone di come si possa uscire da un tunnel che crea disperazione. Il governo deve fare di tutto per sostenere questa attività. Sono cittadini che hanno bisogno dell'aiuto dello Stato. È una grande battaglia di libertà". Queste le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa sull'aggiornamento delle attività previste dal Piano nazionale di prevenzione contro l'uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici. Per farlo, spiega il vicepremier "Siamo pronti a fare accordi con tutti i paesi per combattere le droghe sintetiche: un tema che sarà al centro del vertice con i paesi dell'Asia centrale. È una battaglia globale: certamente lavoreremo con l'Onu e anche con la Cina. È un fenomeno che va stroncato prima che abbia numeri troppo grandi".
Il darkweb come canale di spaccio Le minacce di diffusione del fentanyl arrivano soprattutto dal darkweb, dove è più facile reperire l'oppioide. "L'impegno che il governo italiano sta mettendo sul tappeto si snoda su vari livelli, a cominciare da quello internazionale", ha detto invece il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano. "Da un monitoraggio del web" - spiega - è emerso che il Fentanyl viene 'spacciato' per lo più via internet, "soprattutto su siti cinesi, con recapito a mezzo poste e pagamento con criptovalute" per renderle "non tracciabili. Questo dovrebbe rendere tutti - genitori, donne, famiglie - più attenti, affinché gli adolescenti evitino di praticare questi siti, tenendo conto che questa diffusione può avvenire o con delle prescrizioni vere e proprie o come farmaci o con" operazioni "mascherate, abbiamo per esempio scoperte che dietro la dicitura 'chinewhite' si cela il Fentanyl".