03/06/2024
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Claudia Sheinbaum, chi è la prima presidente donna del Messico
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Claudia Sheinbaum è la prima presidente donna del Messico. È stata eletta il 3 giugno 2024 con circa il 60% dei voti diventando - con ogni probabilità - la candidata più votata della storia del Paese. Classe 1962, è una ricercatrice, fisica e ingegnere che vuole togliere i giovani messicani dalle mani dei cartelli dei narcos. "Non vi deluderò", sono le prime parole pronunciate dopo l'elezione. Nata in una famiglia di origine ebrea, è stata a capo del governo di Città del Messico dal 2018 al 2023. Il suo insediamento è previsto per il primo ottobre.
Chi è Claudia Sheinbaum
È nata il 24 giugno 1962 a Città del Messico da una famiglia di scienziati di origine ebrea sefardita emigrati in Messico nel 1940 dalla Bulgaria. Claudia è cresciuta in un quartiere della classe medio alta del sud della capitale. Dal 1987 al 2016 è stata sposata con il politico Carlos Ímaz Gispert col quale ha avuto una figlia, Mariana, nata nel 1988. Nel 2023 si è sposata in seconde nozze con Jesús María Tarriba Unger, un analista di rischi finanziari della Banca del Messico.
La carriera politica
Claudia Sheinbaum ha iniziato a occuparsi di politica in età giovanile, prendendo parte ai movimenti di solidarietà con le lotte operaie e contadine. Tra il 2000 e il 2006 ha ricoperto il ruolo di Segretario dell'Ambiente nel governo dell'allora capo di Città del Messico Andrés Manuel López Obrador (conosciuto come AMLO), di cui è considerata la "delfina". In questi anni ha promosso importanti progetti come il Metrobús e il programma di riforestazione urbana. È stata a capo del governo di Città del Messico tra il 2018 e il 2023 occupandosi, in particolare, di questioni ecologiche e sociali, per esempio creando infrastrutture e distribuendo aiuti ai cittadini dei quartieri più poveri. È, inoltre, autrice di oltre cento articoli e alcuni libri sui temi dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Sheinbaum ha fatto parte della coalizione Seguimos haciendo historia a cui ha aderito il suo partito "Morena".
Da sempre schierata a sinistra, oltre a essere la prima donna alla guida del Paese in oltre 200 anni di indipendenza, è anche la prima persona di origine ebraica a guidare un Paese a stragrande maggioranza cattolica. Ha conquistato la carica promettendo "continuità nel cambiamento". Ha condotto la sua campagna elettorale appoggiandosi alla popolarità del suo predecessore Andrés Manuel López Obrador. I due sono molto vicini politicamente e condividono molte idee sul ruolo del governo nell'affrontare le disuguaglianze, ma Sheinbaum è vista come meno combattiva e più guidata dai dati. La sua formazione è scientifica, ha conseguito un dottorato in ingegneria energetica e ha sempre detto di credere nella scienza. Convinzione che si è manifestata nella gestione della pandemia, quando Città del Messico, che conta circa 9 milioni di abitanti, ha adottato un approccio diverso e più restrittivo rispetto a quello sostenuto da López Obrador a livello nazionale.
Gli obiettivi di Sheinbaum
Uno degli obiettivi di Sheinbaum è quello di abbassare il tasso di violenza in Messico, di sicuro una delle sue sfide più immediate e difficili. La neo presidente durante la campagna elettorale ha detto che amplierà il servizio della Guardia Nacional e che continuerà ad affrontare i problemi sociali che rendono tanti giovani messicani facili bersagli per il reclutamento dei cartelli. "Sia chiaro, non significa pugno di ferro, guerre o autoritarismo" ha sottolineato Sheinbaum parlando dell'approccio con cui il suo governo affronterà le bande criminali, "promuoveremo una strategia che affronti le cause e continui a muoversi verso l'impunità zero". Sheinbaum, durante i suoi comizi, ha accusato le politiche economiche neoliberali di aver condannato milioni di persone alla povertà e ha promesso che riporterà il Paese ad avere un forte welfare: "Per me essere di sinistra ha a che fare con questo, con il garantire i diritti minimi a tutti i residenti".
Chi è Claudia Sheinbaum
È nata il 24 giugno 1962 a Città del Messico da una famiglia di scienziati di origine ebrea sefardita emigrati in Messico nel 1940 dalla Bulgaria. Claudia è cresciuta in un quartiere della classe medio alta del sud della capitale. Dal 1987 al 2016 è stata sposata con il politico Carlos Ímaz Gispert col quale ha avuto una figlia, Mariana, nata nel 1988. Nel 2023 si è sposata in seconde nozze con Jesús María Tarriba Unger, un analista di rischi finanziari della Banca del Messico.
La carriera politica
Claudia Sheinbaum ha iniziato a occuparsi di politica in età giovanile, prendendo parte ai movimenti di solidarietà con le lotte operaie e contadine. Tra il 2000 e il 2006 ha ricoperto il ruolo di Segretario dell'Ambiente nel governo dell'allora capo di Città del Messico Andrés Manuel López Obrador (conosciuto come AMLO), di cui è considerata la "delfina". In questi anni ha promosso importanti progetti come il Metrobús e il programma di riforestazione urbana. È stata a capo del governo di Città del Messico tra il 2018 e il 2023 occupandosi, in particolare, di questioni ecologiche e sociali, per esempio creando infrastrutture e distribuendo aiuti ai cittadini dei quartieri più poveri. È, inoltre, autrice di oltre cento articoli e alcuni libri sui temi dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Sheinbaum ha fatto parte della coalizione Seguimos haciendo historia a cui ha aderito il suo partito "Morena".
Da sempre schierata a sinistra, oltre a essere la prima donna alla guida del Paese in oltre 200 anni di indipendenza, è anche la prima persona di origine ebraica a guidare un Paese a stragrande maggioranza cattolica. Ha conquistato la carica promettendo "continuità nel cambiamento". Ha condotto la sua campagna elettorale appoggiandosi alla popolarità del suo predecessore Andrés Manuel López Obrador. I due sono molto vicini politicamente e condividono molte idee sul ruolo del governo nell'affrontare le disuguaglianze, ma Sheinbaum è vista come meno combattiva e più guidata dai dati. La sua formazione è scientifica, ha conseguito un dottorato in ingegneria energetica e ha sempre detto di credere nella scienza. Convinzione che si è manifestata nella gestione della pandemia, quando Città del Messico, che conta circa 9 milioni di abitanti, ha adottato un approccio diverso e più restrittivo rispetto a quello sostenuto da López Obrador a livello nazionale.
Gli obiettivi di Sheinbaum
Uno degli obiettivi di Sheinbaum è quello di abbassare il tasso di violenza in Messico, di sicuro una delle sue sfide più immediate e difficili. La neo presidente durante la campagna elettorale ha detto che amplierà il servizio della Guardia Nacional e che continuerà ad affrontare i problemi sociali che rendono tanti giovani messicani facili bersagli per il reclutamento dei cartelli. "Sia chiaro, non significa pugno di ferro, guerre o autoritarismo" ha sottolineato Sheinbaum parlando dell'approccio con cui il suo governo affronterà le bande criminali, "promuoveremo una strategia che affronti le cause e continui a muoversi verso l'impunità zero". Sheinbaum, durante i suoi comizi, ha accusato le politiche economiche neoliberali di aver condannato milioni di persone alla povertà e ha promesso che riporterà il Paese ad avere un forte welfare: "Per me essere di sinistra ha a che fare con questo, con il garantire i diritti minimi a tutti i residenti".
