C’è stata una svolta nelle indagini sul caso dell'ex vigilessa Laura Ziliani, trovata morta in Alta Valcamonica lo scorso 8 agosto.
I carabinieri hanno arrestato le due figlie della vittima, Silvia e Paola Zani (di 26 e 19 anni), e il fidanzato della più grande, Mirto Milani. Le accuse sono di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Nel corso delle indagini erano emerse numerose anomalie nel racconto fornito dai tre, inducendo gli inquirenti a ritenere poco credibile la versione dell'infortunio o del malore in montagna.
Inoltre, gli accertamenti tossicologici eseguiti sul cadavere della Ziliani avevano riscontrato la presenza di benzodiazepine nell’organismo.
Secondo quanto dichiarato dal gip, “Il proposito omicidiario è il frutto di una lunga premeditazione e di un piano criminoso che ha consentito loro di celare per lungo tempo la morte e di depistare le indagini”.
Secondo chi indaga il movente sarebbe di natura economica. “I tre indagati avevano un chiaro interesse a sostituirsi a Laura Ziliani nell'amministrazione di un vasto patrimonio immobiliare al fine di risolvere i rispettivi problemi economici”, si spiega.