Caso Fedez-Iovino, Ludovica Di Gresy: "Non sono io 'la bionda' della notte del pestaggio"

Sul caso Fedez-Iovino, interviene, in un'intervista a Il Messaggero, Ludovica Di Gresy. La modella milanese indicata come "la bionda" vista con il rapper, ora indagato con l'accusa di rissa, lesioni e percosse in concorso, la sera del pestaggio al personal trainer, ha detto che il 21 aprile è "andata a cena fuori con i genitori e il fratellino alle 19:30". "Alle 21:30 ero già a casa e da lì non mi sono più mossa. La ragazza bionda di cui si parla non sono io", ha aggiunto.

"Non ho mai messo piede in quel locale (al The Club, ndr), lo possono confermare le telecamere di casa e lo stesso proprietario della discoteca che conosco", ha aggiunto la giovane. "Non penso che la causa della litigata sia stata una ragazza, e sicuramente io non c'entro. Non so perché ho discusso e non mi interessa", ha inoltre dichiarato Di Gresy, specificando di non aver mai visto Iovino, ma di conoscere Fedez. "Siamo amici, usciamo in gruppo, niente di più. Tutte le volte che siamo usciti non siamo mai stati io e lui da soli", ha sottolineato, negando di avere una relazione con l'ex di Chiara Ferragni.

"È assurdo che procura e stampa mi abbiano messo in mezzo senza neanche avere la certezza che fossi lì. In questura (dove è stata chiamata come persona informata sui fatti, ndr) ho ribadito che io non c'ero, né in discoteca, né tantomeno sotto casa di Iovino. Sono sconvolta che il mio nome sia finito in mezzo a una cosa tanto grave. Hanno detto che ero indagata, che ero sul luogo del pestaggio", ha continuato la ragazza.

"Gli ultras del Milan? Non so chi siano. L'unico che conosco è Christian Rosiello perché è il bodyguard di Federico. È una persona gentile ed educata che svolge il suo lavoro. A casa di Iovino non c'ero, quindi non posso sapere cosa sia successo. Ma so che Federico è una persona brava, conoscendolo non penso proprio abbia organizzato una spedizione punitiva. Non è un violento e non è mai stato aggressivo", ha concluso la modella.