Caserta, due fratelli uccisi in strada: fermato un uomo
15/06/2024

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Caserta, due fratelli uccisi in strada: fermato un uomo

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Duplice omicidio in provincia di Caserta, tra Orta di Atella e Succivo, nei pressi dell'uscita dell'asse mediano. Le vittime sono due uomini, i fratelli Marco e Claudio Marrandino, di 40 e 29 anni, che viaggiavano a bordo di una Bmw bianca. Uno è stato ucciso all'interno dell'abitacolo, l'altro fuori: sarebbe stato raggiunto dai colpi mentre tentava di fuggire. Sul caso indagano i carabinieri che hanno fermato un operaio di 53 anni.

Giallo sul movente Un fatto d'impeto, legato a questioni di viabilità, oppure un delitto calcolato, per questioni economiche connesse a una vendita in un'asta giudiziaria. E non solo. I carabinieri di Marcianise e quelli del Comando provinciale di Caserta stanno valutando tutti i possibili moventi del duplice omicidio. Le vittime, entrambi incensurate, erano molto note a Cesa, il loro paese di origine. Marco Marrandino, avvocato, era stato in passato anche presidente del Consiglio comunale, eletto con una lista civica, mentre il fratello era un imprenditore del settore edile.

Allo stato delle indagini non c'è certezza sulle ragioni che hanno spinto il presunto assassino, un operaio di 53 anni, anche lui incensurato e di Cesa, a sparargli con una pistola e a ucciderli, sembra in entrambi i casi anche con dei colpi alla testa. L'ipotesi che vi fossero dei dissidi per questioni economiche, però, sembra allo stato quella prevalente.

La dinamica del duplice omicidio Gli investigatori stanno sentendo diverse persone per ricostruire la dinamica del duplice omicidio - i fratelli si trovavano a bordo di una Bmw bianca e l'operaio sulla sua vettura: sembra che qualcuno li abbia visti litigare, poi Claudio è stato ucciso a bordo dell'auto, Marco fuori mentre tentava di scappare - e per capire se tra i protagonisti di questa tragedia vi fossero delle relazioni pregresse e di che natura. Il delitto è avvenuto tra Orta di Atella e Succivo, in località Astragata, nei pressi dell'uscita dell'asse mediano. A scoprire i corpi è stato un equipaggio dei carabinieri che era di pattuglia proprio in quella zona e che ha sentito gli spari.
I militari avrebbero anche visto l'assassino fuggire e sono riusciti a intercettarlo e a fermarlo poco dopo. In un primo momento le modalità hanno fatto pensare a un agguato di camorra, ma né le vittime, né il presunto assassino risultano avere legami con ambienti della criminalità organizzata. Gli investigatori, comunque, non escludono alcuna pista, tenuto anche conto che il duplice omicidio è avvenuto a poche dall'arresto di Emanuele Libero Schiavone, figlio del capoclan pentito Francesco, e che nei giorni scorsi, nel Casertano, si sono verificati diversi episodi violenti, raid con decine di colpi d'arma da fuoco esplosi anche ai danni dell'abitazione della stessa famiglia Schiavone a Casal di Principe, nell'imminenza, tra l'altro, della tornata elettorale.
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