Il boss della camorra Salvatore Mari, detto "O' tenente", è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Napoli mentre era a bordo di un'auto, preceduta da una vettura di scorta. Il ricercato si nascondeva in una villetta di Castel Volturno, in provincia di Caserta. Altre sei persone, che lo assistevano nella sua latitanza, sono state denunciate per favoreggiamento. Mari, ritenuto affiliato al clan Abbinante, era nella lista dei "latitanti pericolosi" del ministero dell'Interno.
Era latitante dal novembre 2023 Gli inquirenti ritenevano che Mari potesse nascondersi nel rione Monterosa - roccaforte del clan Abbinante - ma in realtà si spostava continuamente. Il boss era latitante dal novembre 2023 e resosi irreperibile dallo scorso 7 novembre, era sfuggito all'esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della procura partenopea, direzione distrettuale antimafia. Quel giorno finirono in manette altre 36 persone ritenute contigue al clan Abbinante e indagati a vario titolo per associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata a commettere reati di tentata estorsione e traffico di stupefacenti nell`area nord di Napoli.
L'arresto La svolta nelle scorse ore quando i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale partenopeo, con il supporto dei carabinieri della compagnia Stella, hanno rintracciato il 47enne a Giugliano in Campania mentre percorreva via Ripuaria a bordo di un minicooper giallo con altre 2 persone incensurate. L'arresto non è stato semplice. I carabinieri hanno bloccato l'auto con a bordo il 47enne non prima di aver fermato un'altra auto che fungeva da staffetta e nella quale c'erano altre 2 persone, anche loro incensurate.
La scoperta del covo I militari dell'arma - grazie a una complessa attività di indagine di web patrolling, attività tecniche e tradizionali - una volta preso il latitante hanno individuato e raggiunto il covo dove il 47enne si nascondeva: una villetta a Castel Volturno in provincia di Caserta. Lì i carabinieri hanno trovato altre 2 persone, anche loro incensurate, rinvenendo e sequestrando 500 grammi di marijuana, la somma contante di 9.920 euro, un lampeggiante, manette, finte palette delle forze dell'ordine e infine alcune parti di uniformi simili alle forze di polizia.
L'arrestato è stato trasferito nel carcere di Secondigliano a disposizione dell'Autorità giudiziaria. I sei uomini incensurati sono stati tutti denunciati per favoreggiamento.