di Pietro Suraci.
Calcio italiano in crisi profonda, stangata per Genoa e Sampdoria
In occasione della sesta giornata del campionato di Serie A 2024-25, Genoa-Juventus si è giocata senza tifosi, ovvero a porte chiuse. No, non siamo tornati ai tempi della pandemia, ma è pur sempre un virus la causa: la violenza. La decisione, infatti, è stata presa dopo quanto successo prima del derby della Lanterna di Coppa Italia, dove sono rimasti feriti 48 persone (tra cui 36 agenti). Inizialmente si era paventata l’ipotesi di vietare la trasferta solo ai tifosi del club bianconero, ma alla fine l’ingresso è stato vietato anche ai tifosi di casa. È stata una richiesta della Questura di Genova ed è stata certificata dall’Osservatorio delle manifestazioni sportive del Viminale.
Marassi chiuso per un mese? Lo stadio ligure rimarrà chiuso al pubblico per due partite sia per il Genoa che per la Sampdoria, è questa la decisione presa dall’Osservatorio e che dovrà essere validata dal prefetto di Genova. La prima è stata Genoa-Juventus, ma di fatto, complice la sosta, lo stadio resterà chiuso per un mese al calcio.
Anche le partite fuori casa sono state vietate alle due tifoserie. I tifosi doriani non hanno partecipato alla partita contro il Modena al “Braglia”. Erano oltre 3500 i sostenitori blucerchiati pronti alla trasferta in Emilia Romagna, alla quale hanno tristemente rinunciato. Così come dovranno rinunciare a quelle successive di Cesena (19 ottobre) e Cittadella (29 ottobre). Anche per i sostenitori genoani è prevista - ma non ancora ufficiale - analoga sanzione. Il Grifone dovrà rinunciare ai propri fans a Bergamo (5 ottobre) e all’Olimpico contro la Lazio (27 ottobre). Gli scontri di Coppa Italia, dunque, sono costati cari ai tifosi liguri.