Brescia - Condannati a quattro anni di reclusione i coniugi Giuliano e Silvia Rossini, autori di una maxi frode fiscale per oltre mezzo miliardo di euro. La coppia aveva sotterrato nel giardino della propria abitazione, e in altre proprietà, circa 15 milioni di euro in contanti. Il business familiare, scoperto dalla Gdf a settembre dello scorso anno, consisteva nell’emissione di fatture false per operazioni inesistenti. I due, inoltre, avevano evaso circa 93 milioni di tasse. I soldi ricavati venivano bonificati a catena in diversi paesi del mondo prima di tornare a Brescia, dove venivano trasformati in contanti. Condannati a tre anni dieci mesi di carcere anche il figlio e la cognata.