Sesso a pagamento nel centro massaggi, gratis per chi faceva la "raccolta punti". A Barletta, sarebbero finiti agli arresti per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione il titolare dell'attività e la segretaria. Tariffe da 100 a 300 euro, coinvolte numerose ragazze italiane e straniere. Il Tribunale di Trani (Bat), sezione gip avrebbe adottato, su richiesta della Procura della Repubblica di Trani e all'esito di un'indagine coordinata dalla stessa Procura e svolta dal Gruppo Barletta (Bat) della Guardia di Finanza, il provvedimento cautelare personale e reale a carico dei due.
Sesso a pagamento con "la raccolta punti" Nei confronti del titolare del centro sarebbero stato disposto, oltre alla misura della custodia cautelare in carcere, anche il sequestro preventivo di circa 500mila euro, corrispondente al profitto del reato. Arresti domiciliari, invece, a carico di una donna con compiti fiduciari di segreteria, gestione del denaro, organizzazione dell'agenda degli appuntamenti.
Le ragazze, che sembrerebbero impiegate totalmente in nero presso il centro benessere, avrebbero fornito prestazioni sessuali in favore dei clienti in cambio di pagamenti in denaro; i "trattamenti" sarebbero consistiti in vari tipi di massaggi erotici. In alcuni casi, i clienti avrebbero ricevuto prestazioni totalmente gratuite, tutto ciò anche attraverso una forma di fidelizzazione, legata alla raccolta di punti.
L'indagine sarebbe partita da una attività di polizia economico-finanziaria di iniziativa per il contrasto al lavoro nero e irregolare, presto sfociata nella comunicazione di notizia di reato all'Autorità Giudiziaria Tranese. La Procura di Trani ha quindi delegato lo svolgimento di mirate attività di investigazione classica (osservazioni, controlli e pedinamenti) e disposto, dopo averne richiesto la autorizzazione al gip, intercettazioni telefoniche e ambientali. Le indagini avrebbero permesso di acquisire elementi indiziari, ritenuti gravi, dello svolgimento di attività di favoreggiamento e sfruttamento del meretricio all'interno del centro massaggi.
Le prestazioni sessuali erogate dalle ragazze, italiane e straniere, avrebbero rispettato un tariffario, che riportava prezzi da un minimo di euro 100 a un massimo di euro 300 a seconda del "grado di intimità" offerto, il tutto sotto la costante gestione e il controllo del titolare e amministratore del centro.
Durante l'esecuzione della misura, i finanzieri avrebbero sequestrato la somma di 16mila euro in contanti suddivisa in banconote di vario taglio, rinvenuta a seguito di una perquisizione all'interno dell'abitazione del titolare del centro massaggi, eseguita con l'ausilio di unità cinofila specializzata cash dog del Comando Provinciale di Bari. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro i conti correnti, due autovetture riconducibili all'imprenditore e il centro massaggi, affidato dall'Autorità Giudiziaria a un amministratore giudiziario.