In caso di gare per le concessioni balneari, il gestore entrante dovrà riconoscere al gestore uscente un indennizzo corrispondente al valore aziendale dell'impresa. È in sintesi quanto prevede un emendamento del deputato di Fratelli d'Italia Riccardo Zucconi alla proposta di legge, all'esame della Commissione Finanze della Camera, per abrogare l'articolo 49 del Codice della navigazione. La norma stabilisce che le opere fisse costruite su una zona demaniale restano acquisite dallo Stato, senza indennizzo alla scadenza della concessione.
Il valore dell'impresa balneare sarà stabilito dalla perizia di un professionista abilitato, che viene reso pubblico quando viene indetto il bando.
Come funzionano gli indennizzi e cosa prevede la legge Il principio degli indennizzi è già stato previsto dalla legge sulla concorrenza varata due anni fa dal governo Draghi, ma non sono stati mai approvati i decreti attuativi per definire i "criteri uniformi" per la quantificazione. L'emendamento di FdI, si legge nel testo, punta a tutelare l'investimento e contrastare forme dirette e indirette di indebito arricchimento. "Le procedure di affidamento in corso all'entrata in vigore della presente legge sono adeguate alle disposizioni di cui al presente articolo", si precisa nell'emendamento.