A pochi giorni dal lancio dei missili sul porto di Odessa, avvenuto subito dopo la firma degli accordi a Istanbul tra Russia e Ucraina per l’esportazione del grano, il Cremlino ammette l’attacco, ma spiega che l’obiettivo era quello di distruggere una nave da guerra ucraina e un deposito di missili.
Stando alle parole del portavoce Peskov, infatti, le esportazioni di grano ucraino dal porto di Odessa andranno avanti secondo l’accordo, in quanto i bombardamenti sono rivolti solo alle infrastrutture militari.