Amanda Knox, intervista esclusiva a "Le Iene"

A distanza di 14 anni dall’omicidio di Meredith Kercher, Amanda Knox ha rilasciato un’intervista esclusiva a Le Iene, la prima in assoluto a una tv italiana. 

Ricordiamo che Amanda Knox fu prima condannata, poi assolta in appello, poi condannata una seconda volta e infine ritenuta definitivamente non colpevole dell’omicidio della sua coinquilina.

“In 4 anni di carcere ho visto i media italiani dipingermi come la più brutta persona, non mi conoscevano, non mi parlavano. Hanno inventato la persona più brutale del mondo. […] L’immagine di me era di una bugiarda, razzista, ossessionata dal sesso, che voleva male alla gente. Tutto quello che di più brutto si può dire di una donna l’hanno riferito a me”, è quanto afferma la Knox. 

Poi di Raffaele Sollecito, con cui aveva una relazione ai tempi del delitto, dice: “Io e Raffaele siamo stati dipinti nel modo in cui l’accusa ha voluto dipingerci, così da convincere le persone della nostra colpevolezza. È difficile andare avanti nella vita quando sei collegata a una vicenda così tragica e orrenda come l’omicidio, quando non c’entri niente. Resta addosso, come è rimasto addosso a Raffaele. So che anche lui soffre”.

Infine su Rudy Guede, l’unico ad essere stato condannato per l’uccisione di Meredith, dichiara: “Non lo conosco, posso solo pensare su quello che so. So che ha ucciso Meredith e so che lui non ammette di averlo fatto e che punta il dito contro me e Raffaele. Cambia sempre versione per allontanarsi, soprattutto dopo essere stato arrestato. Penso che lui non si sia reso veramente conto delle conseguenze delle sue azioni. Lui era un uomo armato contro una donna senza arma, non deve essere per forza più complicato di così”.