Si è chiusa la 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma. Miglior film a "Bound in heaven" di Huo Xin, Gran Premio della Giuria a "La nuit se traîne" di Michiel Blanchart, miglior regia a Morrisa Maltz per "Jazzy", miglior sceneggiatura a Christopher Andrews per "Bring Them Down", miglior attrice Premio "Monica Vitti" ad Ángela Molina per "Polvo serán", miglior attore Premio "Vittorio Gassman" a Elio Germano per "Berlinguer". Premio alla carriera per Johnny Depp che ha presentato "Modì - Tre giorni sulle ali della follia", ovvero le 72 ore più turbolente della vita di Amedeo Modigliani (interpretato da Riccardo Scamarcio).
"Mi sento un po' un alter ego di Modigliani, ci ho messo tante cose mie in questo personaggio e ho scritto e riscritto la sceneggiatura tante volte. Proprio come lui ho poi toccato il fondo tante volte, ma poi ho sempre trovato una porticina che mi ha salvato", ha detto Johnny Depp che è arrivato all'incontro con i giornalisti con circa un'ora di ritardo dopo aver già dato forfait all'incontro ufficiale all'Auditorium.
"Voglio fate altri due film d'attore e due da regista - ha proseguito l'attore - Come attore dovrei interpretare Satana in un film di Terry Gilliam (mentre Jeff Bridges farà Dio). Devo dire che sono stato fortunato nella mia vita ancora oggi, dopo quaranta anni di carriera trovo della ragazzine che mi aspettano dappertutto. Insomma ho avuto una vita più bella di quanto mi immaginassi. Sono contento di quello che ho. Se non avessi avuto successo, sarei probabilmente un bello stronzo".