In occasione dell'uscita della sua autobiografia "Sonny Boy", Al Pacino ha rivelato di essere quasi morto aver contratto di Covid nel 2020, prima che i vaccini diventassero disponibili. L'attore al "New York Times" ha raccontato che il suo cuore si è fermato per qualche minuto: "Ero seduto lì a casa mia e non c'ero più. Non mi batteva il cuore. Nel giro di pochi minuti c'era l'ambulanza davanti a casa mia".
Al Pacino: "Dall'altra parte non c'era nulla" L'attore 84enne ha spiegato che dopo aver contratto il Covid si sentiva "insolitamente male". Gli è quindi salita la febbre e il corpo si è disidratato. "Ho chiesto a qualcuno di chiamare un'infermiera per idratarmi. Ero seduto a casa mia e non c'ero più, me ne sono andato. Non mi batteva più il cuore", ha ricordato. "Nel giro di pochi minuti erano lì, l'ambulanza davanti a casa mia. C'erano circa sei paramedici in quel soggiorno. C'erano anche due medici, avevano addosso questi abiti che sembravano provenire dallo spazio o qualcosa del genere". Pacino ha detto anche di non aver visto o provato nulla in quelli che pensava sarebbero stati gli ultimi istanti della sua vita: "Non ho visto la luce bianca. Non c'era nulla dall'altra parte".
Al Pacino e la paternità a 83 anni La vita aveva in serbo per lui altre sorprese. Dopo il terrore della morte nel 2020, nel 2023 è infatti diventato padre per la quarta volta. Una sorpresa inattesa per il divo, a cui i medici avevano detto che non poteva più avere figli. Proprio per questo pare ha richiesto un test del dna all'ex compagna Alfallah Noor, pensando che la donna stesse cercando di truffarlo. Parlando del futuro del figlio e di quando lui non ci sarà più, Pacino ha suggerito che potrebbe iniziare a conoscerlo attraverso il piccolo ruolo nella commedia di Adam Sandler "Jack and Jill". Una semplice apparizione, in cui fa la parodia di un carosello per "Dunkin's Donuts": "E' una parte buffa. Era un periodo in cui dovevo farlo perché non avevo soldi, il contabile che mi aveva truffato era finito in prigione e avevo bisogno di qualcosa subito. Così ho accettato".
Il memoir "Sonny" ispirato dal figlio La nascita di Roman è stata una delle ragioni che l'ha spinto a scrivere il memoir, con la voglia di "restare in giro ancora per un poco se mi è possibile". Al centro di "Sonny" (il nome con cui lo chiamavano i suoi compagni di scuola) ci sono le mille sfaccettature del divo italo-americano nato a East Harlem e cresciuto nel Bronx. Gli anni che passano, la nascita del quarto figlio Roman l'anno scorso con la ex compagna Noor Alfallah (30 anni, ex di Mick Jagger) e il progetto di un nuovo Re Lear per il grande schermo.