a cura di Pietro Suraci.
Ag.Rugani: “L’Ajax lo voleva sin da giugno. Ecco le squadre favorite per lo scudetto”
Davide Torchia, agente di Daniele Rugani, è intervenuto ai microfoni di Radio Amore News. Tra i temi trattati l’estate di mercato del difensore italiano, la trattativa che lo ha portato all’Ajax e un focus sulle big di Serie A.
L’intervista a Torchia
Sull’estate di mercato di Rugani
“Quando hai mercato e fai mercato l’estate è sempre un po’ più agitata del solito, ma è normale. Quest’anno, dopo tanti anni alla Juventus, sono state fatte delle scelte da parte della società. Chi parlava di esuberi sbagliava, perché gli esuberi sono quando uno ha 35 giocatori e ne deve mettere via 10, quelli sono gli esuberi. Invece, quando hai 25 giocatori e ne cambi 10 o 12 hai fatto un cambio tecnico. Per quello che abbiamo ricevuto dalla Juventus in questi anni noi li ringrazieremo sempre. Tutto non può essere eterno, anche se Daniele è in prestito secco e non si sa come andrà a finire, vedremo. Sono arrivate offerte anche dall’Italia e dagli Emirati Arabi, offerta importante dal club che ha vinto la Champions asiatica, però sono scelte di vita che vanno un po’ digerite e pensate. Il club arabo, invece, aveva molta fretta perché, dovendo consegnare la lista Champions entro il 14 agosto, non poteva aspettare fine mercato. Lo ringraziamo perché era una ricca offerta e c’era fiducia anche sulla parte tecnica”.
Sulla trattativa Rugani-Ajax
“L’Ajax era da fine giugno che si era mossa, però c’era un evidente problema economico del club olandese. Poi andando avanti con la trattativa, hanno aggiustato il tiro e sono partiti diretti per chiuderla. La trattativa con l’Ajax è stata chiusa proprio nel momento in cui era terminata quella con gli Emirati Arabi. Il 14 agosto è terminata con gli arabi e il 19 eravamo già in Olanda”.
La trattativa si è chiusa sulla base di un prestito secco…
“Sì senza opzione di rinnovo, perché è un giocatore sì giovane (30 anni, ndr) ma non c’è una valutazione che può esplodere a seconda di un’annata fatta bene o fatta male. Rugani ha giocato bene l’anno scorso, ma la sua valutazione non può dilatarsi tanto e quindi si è deciso di fare un prestito secco. Alla fine di questa stagione, se l’Ajax sarà contento, il giocatore sarà contento, la Juve sarà contenta, ci metteremo seduti per trovare una soluzione”.
All’Ajax c’è un allenatore italiano, questo ha influito sulla scelta?
“Sì, ha inciso molto perché è una persona con cui ti puoi confrontare, è una persona che conosce Rugani e lo voleva prendere. Poi un giocatore della Juventus lo prendi sempre volentieri, Daniele ha vinto tanti trofei in bianconero e non è uno sprovveduto. Tante volte i giocatori di grandi squadre li prendi più per il pedigree che per il bisogno, ma in questo caso Farioli, essendo italiano, sa come utilizzarlo”.
Se Rugani non venisse riscattato, tornerebbe alla Juventus…
“Siamo nelle mani del Signore, non si sa mai che succede. Alla fine del campionato si vedrà e si troverà una soluzione che fa comodo a tutti”.
Secondo lei la Juve è una delle favorite per il titolo?
“Quando si cambia molto, come la Juve, si innescano dei meccanismi come quello dell’aspettativa generale perché i tifosi si aspettano che tutte queste modifiche porteranno a migliorare l’organico. La Juve è partita bene, gli ci vorrà del tempo per mettere bene tutti i pezzi. Ha anche molti infortunati che possono mettere in difficoltà”.
Specialmente quello di Bremer…
“Sì, perché è totale e mette in difficoltà la società sia perché Bremer è un leader della squadra sia perché è come se lo avesse perso a zero in maniera improvvisa per tutto l’anno. Se perdi a zero un giocatore hai tempo per rimpiazzarlo, ma così non puoi prendere nessuno. C’è il mercato degli svincolati, ma non credo che la Juve si vada a muovere tra gli svincolati. Ora ci sono Gatti, Kalulu, Cabal, perché Motta lo vede come centrale, e Danilo, che ha giocato poco. Questo comporta di arrivare a gennaio un po’ più tranquilli e poi vedranno se intervenire, ma non credo che la Juve vada ad intervenire economicamente per un acquisto futuro. Magari prenderanno in prestito qualche giocatore che sta giocando poco da qualche altra parte”.
Sul Napoli
“Si vedeva che il Napoli fosse una delle favorite. Dall’allenatore che ha preso, dai giocatori, che tra l’altro vengono da un’annata deludente, hanno lo spirito di rivalsa e lo sprint del nuovo allenatore. I giocatori hanno qualità perché un anno e mezzo fa hanno stravinto il campionato e se li rimetti in sesto possono fare grandi cose. Hanno fatto un ottimo mercato con Manna e Conte che hanno individuato i reparti da rinforzare”.
Sul Milan
“C’è stato qualche colpo a vuoto, poi il derby li ha rinvigoriti. Anche in Champions sono partiti male. Quest’anno per me, fino ad ora, non c’è una squadra che può uccidere il campionato come successo l’anno scorso con l’Inter e due anni fa con il Napoli. Inter, Milan, Juve e Napoli si contenderanno i primi quattro posti”.
Sulla Roma
“La Roma ha investito, ha preso Dovbyk che a me piace. Roma non è mai un ambiente facile, De Rossi è stato esonerato dopo 3 partite e quello che viene da pensare è che non era molto coperto fin dall’inizio dalla società. Aveva perso solo una partita, non era partito benissimo questo è vero. Gli allenatori all’inizio devono avere tempo, poi a ottobre o novembre fai il primo bilancio. In Italia siamo così, diamo poco tempo ai tecnici”.
Sulla Lazio
“Baroni è un allenatore di prima fascia e meritava lo step in una big. Per me un allenatore va giudicato anche nel target di squadra che ha e l’obiettivo che deve raggiungere. A Verona a gennaio gli hanno rivoluzionato la squadra e lui è riuscito a salvare i veneti. Quindi ha meritato il salto in una big. Non credo che lo scudetto sia nelle loro aspettative, ma daranno fastidio a Inter, Juve, Milan e Napoli. Se entrano in Champions è come se vincessero lo scudetto”.
Sull’Atalanta
“L’Atalanta l’anno scorso ha vinto una coppa fantastica. Per ora fa parte, insieme a Roma e Lazio, di quelle che sperano di dar fastidio alle prime quattro ed è questo quello che sperano”.